Solo in questi giorni si è venuti a conoscenza di un furto messo a segno una settimana fa nel museo archeologico di Terni. L'oggetto trafugato è un fermacapelli d'oro risalente al II secolo a.C. facente parte della collezione Sconocchia.
Se è scandaloso il furto in se, è ancor più scandaloso il fatto che le telecamere di sorveglianza non erano e non sono in funzione: quindi il ladro o i ladri non hanno avuto problemi a prelevare il reperto archeologico dalle teche di vetro, oltretutto non sigillate.
Le indagini ovviamente sono in corso e si spera di scoprire in breve tempo l'autore del furto, sicuramente una persona poco esperta dato che sulla teca ha lasciato le sue impronte digitali.
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Esempio di fibula d'oro del II secolo a.C. |
Certo, questo furto costituisce una perdita di un pezzo del passato dell'antica interamna, ma di tutti gli altri furti commessi durante gli scavi delle tombe presso le Acciaierie? E di quelli compiuti quando i reperti archeologici giacevano incustoditi qua e la nei vari palazzi del comune? Nessuno sa niente? Eh, troppo tempo è passato per ricordare!
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